Un itinerario alla scoperta di Venezia usando come guida gli scatti di Alessandra Chemollo e le parole dell’architetto Luca Molinari. Per scoprire l’altro volto di una città fatta di marmo, acqua e geometrie variabili.

Allestite nelle nuove Stanze della Fotografia sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, le sessanta fotografie di Alessandra Chemollo raccontano la città lagunare come un “alter mundus”, attraversato nel corso delle epoche da decine di viaggiatori e ancora sospeso tra passato e presente. A commentare alcuni di questi scatti è l’architetto Luca Molinari, tracciando un itinerario tutto da scoprire.

Quando Le Corbusier visitò per la prima volta Venezia venne folgorato dalla qualità urbana e sociale dei campi della città. Meccanismi urbani fluidi, complessi che regolano i vuoti irregolari degli spazi pubblici attraverso una speciale relazione tra edifici monumentali e architetture civili. A questo si aggiunge l’intelligenza comunitaria di questi spazi, luoghi liberi in cui giocare sicuri, incontrarsi, parlare, fermarsi sereni, accolti sempre da ambienti a misura di vivente.

Campo Santa Margherita. 10.03.2020. Photo Alessandra Chemollo

Ogni architettura di piazza San Marco è fatta per parlare con il mare a cui guarda e per essere osservata dai naviganti che arrivavano in laguna. Si tratta di un disegno consapevole e politico lucidissimo che raccontava al mondo intero della potenza e indipendenza della capitale della Repubblica. Il doppio sistema di portici di Palazzo Ducale concorre a questa visione perché avvolge il monumento politico della città con un sistema sofisticato di luci, ombre e merletti marmorei smaterializzando la massa bi-croma del palazzo cuore della vita politica dello Stato.

Palazzo Ducale, scorcio della Loggia Foscara vista dalla Basilica di San Marco. 23.03.2022. Omaggio a Fulvio Roiter (Venise à fleur d’ eau). Photo Alessandra Chemollo

Ogni città è prima di tutto un organismo vivente in cui la relazione tra vuoti e pieni, monumenti e architetture silenti, corpi e stagioni la modifica in continuazione e la fa vivere.
Venezia in quanto geografia urbana condizionata dai suoi limiti fisici e ambientali ha sempre fatto di ogni spazio virtù, sfruttandolo al massimo perché il flusso continuo di genti e merci non si placasse mai. Ogni budello di rio che porta da un campo all’altro è un taglio necessario all’interno di una città verticale e densa. Ogni percorso cerca la luce verso il cielo per poi abbagliarti ogni volta che entri, improvvisamente, in un campo che ti accoglie.

Luca Molinari

Calle Zoccolo, Sestiere di Cannaregio. 22.05.2022. Photo Alessandra Chemollo

BIO
Luca Molinari (1966) è architetto, critico, curatore e professore ordinario di Teoria e progettazione architettonica presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. È direttore di M9 Museo del ‘900 di Mestre.

Alessandra Chemollo si è laureata presso l’Università IUAV, con una tesi sulla relazione tra architettura e fotografia. Ha realizzato progetti fotografici a illustrazione di numerosi volumi, approfondendo specifiche modalità di lettura dell’opera architettonica a partire da assunti documentari. Nella sua trentennale esperienza professionale, spazia dall’architettura storica a quella contemporanea e sviluppa ambiti teorici con finalità didattica e curatoriale.

INFO
Venezia. Alter mundus
fino al 4 giugno 2023
LE STANZE DELLA FOTOGRAFIA
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
www.lestanzedellafotografia.it

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